A volte può capitare che le persone si trovino a vivere momenti difficili della propria vita sperimentando una sensazione di stallo, di blocco, di un arresto del loro “essere in movimento”.
Ciò che aveva funzionato fino a quel momento non sembra più funzionare. Ci si può sentire persi, in confusione, senza una direzione, come se le cose non avessero più lo stesso senso, a volte come se non avessero proprio più un significato. Può succedere anche di non riconoscersi più, di non sentirsi più la stessa persona che si pensava di essere, di non vedere vie d’uscita.
Di fronte all’inefficacia delle alternative che la persona ha sperimentato fino a quel momento sono dunque molto comprensibili la sofferenza e il disagio che possono accompagnarla.
Un percorso di psicoterapia rappresenta uno spazio in cui poter riflettere in modo profondo ed esteso su di sé e sul mondo che ci circonda, acquisendo maggiore consapevolezza ed esplorando strade alternative che facciano sentire di tornare a vivere la propria vita.
Cliente e terapeuta, in questa impresa di ricerca di nuove vie che la persona possa sentire come percorribili, possono essere considerati come due compagni di viaggio. Un viaggio all’insegna di una collaborazione alla pari, dove il terapeuta è colui che dirige e ha una conoscenza del processo terapeutico, e il cliente, conoscendo meglio di chiunque altro le possibilità e i vincoli con cui si trova a fare i conti, è il massimo esperto di se stesso.
La psicoterapia si propone dunque di favorire una ripresa del movimento che possa far tornare la persona a stare bene.